L’ANGOLO DEL PRESIDENTE FLAVIO D’AMBROSI: Il pugilato, le donne e l’8 marzo.

Il pugilato, le donne e l’8 marzo.

Oggi, 8 marzo, è la giornata delle donne. Data emblematica in cui si festeggia, tra l’altro, il loro essere attivamente partecipi e pienamente protagoniste nella famiglia, nel lavoro, nello sport ed in tutte le restanti espressioni della vita.
Purtroppo non sempre è stato così. All’interno del movimento pugilistico, per esempio, solo da qualche decennio hanno trovato la loro piena e legittima collocazione. Nel passato, vecchi ed inspiegabili stereotipi le hanno tenute sempre ai margini della nobile arte.
In Italia, per l’affermazione del pugilato femminile, ci sono voluti anni e l’indomabile coraggio di alcune pioniere che – dopo il via libera sanitario del 2001, dato grazie all’impegno politico di una donna che faceva parte, in quel tempo, del Consiglio federale – hanno cominciato a calcare il ring.
Trainate dalle affermazioni internazionali delle nostre prime atlete – tra le quali Maria Moroni e Simona Galassi – la presenza delle donne nella nostra disciplina è stato un positivo crescendo che oggi le vede protagoniste in tutti i ruoli: atlete, tecnici, arbitri, medici, commissari di riunione, dirigenti societari e federali.
Finalmente la loro piena presenza ha sdoganato il pugilato da un “machismo” insensato, regalando quel “quid pluris” anche in termini di fantasia, creatività ed emozioni.
Non è un caso che oggi l’Italia vanti una tra le più forti Squadre Azzurre femminile di pugilato nel mondo e non è un caso che nel settore Pro il pugilato femminile cominci ad imporsi con qualità, forza e grinta a livello internazionale.
Spero che il loro esempio sia di aiuto a quelle donne alle quali – ancora oggi, in alcune regioni del mondo – vengono tragicamente negati qualsivoglia libertà e diritto oppure per quelle il cui corpo viene mercificato, anche sui social, da uomini senza vergogna.
Auguri per un 8 marzo senza se e senza ma.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D’Ambrosi